Il potere intrinseco delle storie di influenzare la nostra realtà
Solo quando si è in grado di uscire fuori da sé quel miscuglio di fiato e parole dà vita a una storia. Che è mia e, nello stesso tempo, non è mia.
VOCI CHE SONO ANCHE LA MIA, MATTEO CACCIA

Fin dagli albori, le storie ricoprono un ruolo essenziale all’interno dell’esperienza umana in quanto ci consentono di veicolare valori, idee e credenze; ci permettono inoltre di comprendere meglio noi stessi e il mondo, esplorare situazioni e realtà a noi sconosciute, di attivare l’immaginazione ed essere più empatici.
Come afferma Matteo Caccia nel suo libro Voci che sono anche la mia. Come le storie ci cambiano la vita, «Raccontare significa dare vita. E nello stesso tempo, sentirsi vivi». Speaker radiofonico e attore teatrale, nei suoi numerosi programmi radiofonici Caccia ha dato voce e raccontato numerose storie incentrate sulla vita delle persone.
LE STORIE DANNO SENSO AL MONDO
Voci che sono la mia. Come le storie ci cambiano la vita (Il Saggiatore) è un libro che contiene alcune delle storie più significative raccolte all’interno dei suoi programmi. Nella sua lunga esperienza di “ricercatore di storie”, l’autore ha avuto modo di riflettere sul potere che queste hanno di condizionare la nostra realtà.
Raccontare una storia infatti non è mai un semplice atto a sé o mero intrattenimento. Le storie che raccontiamo, o ci vengono raccontate, sono tasselli che permettono di dare senso e significato al mondo. Ma per poterle fare e sentire nostre è necessario porsi in maniera propositiva, attraverso un ascolto attento, cercando di dialogare con chi desidera raccontarsi senza sovrastarlo.
LE (STRA)ORDINARIE STORIE RACCONTATE DA MATTEO CACCIA
Le storie che Matteo Caccia racconta nei suoi programmi sono storie di persone comuni che hanno sentito la necessità di condividere, anonimamente, un episodio che hanno ritenuto significativo nella loro vita.
Ma cosa rende una storia una storia? Non è tanto l’eccezionalità dell’evento in sé a cui Caccia sembra prestare attenzione (anche se all’interno del suo libro riporta alcune storie davvero incredibili) quanto le modalità con cui queste vengono raccontate.
Nel TEDx tenutosi a Rovigo qualche anno fa, nell’intervento Raccontare storie è un atto politico
L’ASCOLTO ATTIVO CI RENDE PARTE DELLA STORIA
L’ascolto non è qualcosa che semplicemente accade. Ascoltare è scegliere consapevolmente di prestare attenzione e predisporsi ad accogliere le parole dell’altra persona.
L’ascolto attivo è un’abilità che può essere acquisita e sviluppata con la pratica; richiede il coinvolgimento di tutti i sensi per poter stare nella stessa frequenza del nostro interlocutore. In questo modo, quando qualcuno si appresta a raccontarci una storia, diventiamo parte integrante di essa:
[…] anche solo per il fatto che quella persona ha deciso di raccontarcela, ha scelto noi. Il nostro orecchio, la qualità del nostro ascolto è in grado di modificare la storia e il modo in cui viene raccontata […] la qualità dell’ascolto sono i nostri occhi, le mani, la distanza, l’uso della nostra voce […] Il corpo che ascolta è un corpo che vibra e il corpo che racconta lo percepisce.
PER APPROFONDIRE:
Quest’anno ho capito che le storie attivano parti “dormienti” che ci abitano, rendendoci esseri umani più “completi”.
Una bella storia è crescita! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bellissime parole Leonardo, le storie sono parti dormienti di noi che illuminano i nostri lati nascosti. Se sappiamo accoglierle ❤️
"Mi piace"Piace a 1 persona
Si…serve essere in ascolto (come dici tu) 🙂
"Mi piace""Mi piace"